Monday, June 21, 2010

Archbishop Velasio De Paolis Named Commissair for Legion of Christ Reform?



Found posted on Life after RC:


French and Italian newspapers and blogs are saying that Archbishop Velasio De Paolis is the papal delegate. He was in charge of the investigation into Fr. Buressi 1998-2003 and was appointed Prefect of Economic Affairs of the Holy See. He also took part in the LC two month exorcism course in the Regina Apostolorum Seminary; he taught the juridical/legal aspects of it. He is described as a fine canonist and a neighbour of Cardinal Bertone.

Also two vice-delegates will be named, one for the spanish speaking and one for the english speaking LC areas.

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Italian Text


Dal Corriere della Sera di oggi:

Un giurista curerà i Legionari di Cristo [A Jurist, expert in Financial Affairs, will take charge of the Legion of Christ]

di Gian Guido Vecchi


Il commissario che dovrà rimettere in sesto i Legionari di Cristo ha i

tratti dell'arcivescovo Velasio De Paolis, 74 anni, presidente della


Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede. Benedetto XVI lo ha

ricevuto ieri mattina in udienza, dando sostanza a un'ipotesi già fondata:

è probabile che già la settimana prossima il nome del «delegato»

apostolico sia reso ufficiale assieme alla squadra che lo sosterrà.

Dopo l'udienza concessa dal Papa all'attuale superiore della Legione,

padre Alvaro Corcuera, cinque giorni fa, dalla Santa Sede era trapelato il

profilo di una personalità europea, probabilmente italiana, un cardinale o

vescovo di Curia che non fosse né di lingua spagnola né di lingua inglese,

lontano insomma dalle aree geografiche nelle quali i legionari sono più

presenti.

Un uomo di grande valore ed esperienza, estraneo alla congregazione, che

tuttavia sapesse muoversi all'interno di una «famiglia» religiosa e avesse

soprattutto la preparazione giuridica ed economica necessaria a vederci

chiaro sia nelle (abbondanti) finanze della Legione sia nei regolamenti

autoritari e omertosi voluti dal defunto fondatore dei Legionari: padre

Macial Maciel Degollado, un impostore dalla vita «priva di scrupoli e di

autentico sentimento religioso», come ha scritto la Santa Sede, che per

decenni si rese responsabile di crimini pedofili e ha condotto una doppia

vita tra amanti, figli illegittimi e malversazioni economiche, mentre si

faceva venerare dai suoi come «Nostro Padre», con le maiuscole.

Il «commissario» non avrà insomma un compito facile.

Così la scelta del Papa, se l'ipotesi sarà confermata, sembra essere

caduta su una personalità di primo piano, Oltretevere. L'arcivescovo

Velasio De Paolis è un religioso scalabriniano - fa parte cioè della

congregazione dei missionari di

San Carlo, fondata alla fine dell'Ottocento dal vescovo di Piacenza

Giovanni Battista Scalabrini - ed è stato per cinque anni, fino al 2008,

segretario del Supremo Tribunale della Signatura Apostolica.

È insomma un giurista, docente di diritto canonico all'università

Gregoriana, che Oltretevere ha la fama di uomo riservato e integerrimo, è

tra i candidati alla porpora cardinalizia nel prossimo concistoro e da due

anni guida la Prefettura incaricata della «vigilanza e il controllo sulle

amministrazioni che dipendono dalla Santa Sede o che ad essa fanno capo»:

revisioni contabili degli enti, redazione dei bilanci preventivo e

consultivo della Santa Sede e così via.

Di certo Benedetto XVI ha scelto la strada del massimo rigore. Si trattava

di stabilire se il «delegato» dovesse essere un uomo interno alla

congregazione, seppure non compromesso con i vertici attuali, oppure un

vero e proprio commissario esterno. Ma le relazioni dei cinque visitatori

apostolici che per otto mesi hanno setacciato la Legione in tutto il mondo

sono state tutt'altro che rassicuranti. Più di mille legionari

interrogati, centinaia di testimonianze scritte. E la conferma del culto

della personalità e dell'omertà dei vertici intorno a Padre Maciel: «Non

di rado un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano

del suo retto comportamento, nonché l'errata convinzione di non voler

nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a

lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile,

rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera

vita».

Di qui la necessità di «ridefinire il carisma» della congregazione,

«rivedere l'esercizio dell'autorità» interna e rimettere ordine nella

struttura: il «delegato» sarà affiancato da una «commissione di studio

sulle Costituzioni», ovvero sulle norme interne della congregazione. Una

linea di rigore che punta a una riforma radicale: per salvare una realtà

presente in una trentina di Paesi che conta 800 sacerdoti, 2.500

seminaristi, 65 mila membri laici dell'associazione Regnum Christi, 158

scuole e 18 università, due a Roma. Benedetto XVI lo ha assicurato: «Non

sarete lasciati soli».



© Copyright Corriere della Sera, 20 giugno 2010